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Scheda volume

Diui Aurelij Augustini De doctrina christiana libri 4. omnibus sacram scripturam vel recte intelligere, vel fructuose populo proponere volentibus perquam vtiles & necessarij- Venetijs : [Giovanni Padovano & Venturino Ruffinelli], 1534 ((Venetijs : per Ioannem patauinum, & Venturinum de ruffinellis, 1534) – [76] c. ; 8º ((Nel titolo il numero 4 e espresso: IIII. – Marche nella cornice sul front. (U156) e in fine (V422). – Gr. ; rom. – Segn.: A-I8 K4. – Front. in cornice xilogr.))

 

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n. 1 de arte praedicandiLa Dottrina cristiana fu composta tra il 396 e il 427, quando Agostino, mentre revisionava le sue opere, decise di completare questo lavoro iniziato negli anni precedenti. E’ un’opera della maturità che raccoglie quindi l’arco delle riflessioni fatte nella sua vita sulla cultura intellettuale.

Nel proemio si manifesta l’intenzione di elaborare un metodo di interpretazione delle Scritture finalizzato alla formazione dei ministri della Parola di Dio. Le Scritture, secondo Agostino, sono portatrici non solo del messaggio salvifico della Redenzione, ma contengono anche gli indirizzi per un itinerario formativo di crescita. Per questo Agostino ad una esegesi meccanica oppone una lettura alla luce della carità cristiana, fatta di amore per Dio e per il prossimo, un processo di purificazione per la comprensione del testo sacro. Infine ribadisce il primato del senso spirituale delle Scritture in luogo di significati allegorici. L’opera fu redatta in quattro libri: i primi tre libri trattano della comprensione dei contenuti (res) e delle parole (signa), il quarto discorre della corretta esposizione dei contenuti (proferre). Qui Agostino ammette l’uso della retorica classica purché miri alla creazione di una nuova retorica cristiana.

 

n. 2 1400 Sant-Agostino-fede-dottrina-ragione. Pietro Vannucci detto il Perugino. XV sec.Aurelio Agostino (Tagaste, 354 – Ippona, 430) filosofo, vescovo e teologo berbero è stato il principale pensatore cristiano del primo millennio. La sua biografia ci è nota sia attraverso le sue opere, le Confessioni e le Ritrattazioni, sia attraverso la Vita di Agostino, scritta dal suo amico e discepolo Possidio. Nota è la sua conversione: nel 373 la sua ansia per la ricerca dell’assoluto lo fece approdare al Manicheismo, poi al neoplatonismo, ma l’incontro con Ambrogio lo portò alla ricerca della Verità, arrivando alla certezza che Gesù fosse l’unica via per giungervi. Si ritirò per un periodo di studio e riflessione a Cassiciaco e durante la quaresima del 387, Agostino si recò a Milano dove, fu battezzato da Ambrogio nella Veglia pasquale. Tornato in Africa condusse una vita in comune con i suoi amici in povertà, in preghiera e nello studio della letteratura sacra. Nonostante la sua ritrosia fu nominato sacerdote e in seguito vescovo di Ippona (395-430). Le sue attività dottrinali furono molteplici attraverso le predicazioni frequenti, le lettere inviate a tutto il mondo relative ai problemi dell’epoca, la partecipazione ai concili africani e la lotta contro le eresie.

Agostino è stato un autore di numerose opere e di soggetto diverso: abbiamo scritti autobiografici, filosofici, apologetici, dogmatici, polemici, morali, esegetici, raccolte di lettere, di sermoni, di opere in poesia. Fu scrittore e pensatore eccezionale all’altezza dei grandi filosofi greci: fu innanzitutto un retore, ma seppe coniugare a questa abilità interiorità e introspezione. Attrasse e influenzò i suoi contemporanei, ma soprattutto condizionò il corso successivo della filosofia e della teologia.

 

n. 3  V422Si pensa che la prima edizione di De doctrina christiana sia stata opera di Johannes Mentelin di Strasburgo nel 1465 circa. Il volume è incompleto, poiché include solo gli ultimi quattro libri che formano il De doctrina christiana. Johannes Mentelin, o anche Mentlin, (1410 – 1478) fu uno dei pionieri tedeschi della stampa e della vendita di libri ai tempi degli incunaboli. Altre edizioni le troviamo a Colonia nel 1527 e nel 1529.

 

Padovano, Giovanni, Tipografo attivo a Venezia tra il 1531 e il 1553. Lavorò da solo e in società con Venturino Ruffinelli. Secondo Cosenza era un Ruffinelli anche lui; Zappella sembra accogliere l’ipotesi attribuendo la marca Z1157 a “Giovanni Ruffinelli”. Nome su edizioni: Ioannes Patavinus & Venturinus de Roffinellis; Ioannes Patavinus & Venturinus de Ruffinellis; Ioannes Patavinus, & Venturinus Roffinellus; Gioanne Padoano & Venturino de Ruffinelli.

Ruffinelli, Venturino <sec. 16 metà> Tipografo attivo a Venezia e Mantova nella prima metà del secolo XVI

n. 4  TO0E021040Legatura recente in tela e cartone. Sul dorso tassello in pelle con autore e titolo”Operette”. Frontespizio in cornice figurata: Fenice sulle fiamme volta verso il sole. (V422). Marca in fine: Fenice su fiamme. Motto: Nunquam deficiam: cremer usque licet. Le iniziali xilografiche predisposte sono assenti. Nel frontespizio annotazioni manoscritte su opere di Agostino. Nel cartiglio della cornice nome del possessore: Jacobi Antonio Pyrabonie? e alla c. 3. Nel volume sono legati insieme tre testi di opere di S. Agostino stampate dagli editori Padovano e Ruffinelli sempre nel 1534, ma sappiamo che nello stesso anno stamparono altre parti di opere del santo, De fide et operibus, De natura et gratia, De spiritu et litera, che in altri esemplari si trovano legate insieme.

Collocazione F.Presepe XVI 45/1

Inventario 16902

 

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