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Mario Ruggiero nasce a Grumo Nevano (NA) il 5 ottobre 1913. Intraprende la vita religiosa nella Provincia francescana del Sacro Cuore di Napoli all’età di 15 anni; nel 1930 veste l’abito francescano con il nome di Giacinto, emette i voti nel 1935 e riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1937.
I suoi studi furono indirizzati, con pari amore e passione, alla sfera teologico-pastorale e a
quella umanistica. Per diversi anni curò la formazione delle giovani vocazioni e insegnò materie letterarie negli studentati interni della Provincia monastica. Fu Rettore del Collegio Serafico di Marigliano prima e di Afragola poi.
Dal 1948 si affiancò p. Sosio Del Prete nella guida delle Piccole Ancelle di Cristo Re e dal l952, con la morte del Fondatore, divenne Assistente dell’Istituto, promuovendone la fedeltà allo specifico carisma assieme ad un costante impegno nella crescita di opere assistenziali e culturali.
P. Giacinto Ruggiero fu uomo di ampia e vivace cultura e tutta la sua vita si mosse su due direttrici principali: il servizio ai giovani e ai poveri e la promozione culturale. Insignito nel I959 della Medaglia d’oro di prima classe per i benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.
Collaborò in seno alla Congregazione alla realizzazione di corsi professionali e artigianali, come quelli per elettrotecnici, per odontotecnici, una scuola marittima e organizzò anche una tipografia, che stamperà un certo numero di opere.
Il suo impegno per la promozione culturale lo spinse a creare prima l’Istituto cattolico per lo studio dei Santi Padri, Maràn Athà e poi per i suoi approfondimenti sulla letteratura cristiana tardoantica entrò in contatto con giovani docenti dell’Università di Napoli, come il prof. Giovanni Polara, il prof. Antonio V. Nazzaro e prof. Gennaro Luongo. Nasce così a metà degli anni ’70 l’Associazione di Studi Tardoantichi, che si proponeva lo studio e la ricerca interdisciplinare su un’epoca che ha avuto particolare importanza per la genesi e lo sviluppo della nostra civiltà occidentale.
Organo ufficiale dell’Associazione sarà la rivista KOINONIA, diretta da A. Garzya, con la collana dei Quaderni dal 1976 e quella degli Studi e Testi nel 1977. Sempre in quest’epoca organizzò delle Conferenze patristiche che daranno luogo poi alla Lectura Patrum Neapolitana.
Così ce lo descrivono il professore Antonio V. Nazzaro e il professore Giovanni Polara
nel volume curato da Suor Antonietta Tuccillo, P. Giacinto Ruggiero, a dieci anni dalla sua morte. Ricordi e testimonianze:

Convinto che la cultura fosse fattore primario di promozione
umana, p. Giacinto dette vita con la passione e l’ardore
che lo contraddistinguevano a una serie di iniziative tendenti
a far circolare sempre più liberamente nel corpo sociale la linfa
della cultura, troppo a lungo utilizzata come strumento di
potere.

La sua passione per i libri era, del resto, eccezionale e sostenuta da una salda competenza di bibliofilo: chi ha avuto la fortuna di frequentare la sua casa a Foria, o ha visitato la splendida biblioteca del Cristo Re a Portici, sa bene quali tesori di antiche edizioni, ma anche quale ricchezza di aggiornamento scientifico avesse saputo procurare, soprattutto sulla tarda antichità greca e latina, l’età dei Padri, a cui dedicava le sue letture insieme affettuosamente impegnate e culturalmente rigorose.

Quest’ultima testimonianza ci introduce ad un’altra attività di sostegno alla cultura intrapresa da P. Giacinto: la creazione di un Centro bibliotecario che curerà fin dagli anni ’50 e durante tutta la sua vita. La biblioteca nel 2012 è stata a lui dedicata, nel centesimo anno della sua nascita.

Dal suo impegno di traduttore e di studioso nasce la pubblicazione di Poesia e teologia della morte, nella Collana di Testi Patristici, diretta da A. Quacquarelli. Il volume fu presentato nel primo incontro della Lectura Patrum il 17 novembre 1984, quasi un mese prima della sua morte, avvenuta il 12 dicembre.
Di questa sua creatura, la Lectura Patrum, P. Giacinto Ruggiero ascoltò solo il primo vagito. Ma la sua passione per la Cultura come memoria e come futuro, è stata come un seme gettato che il suoi amici, docenti e studiosi, e le Piccole Ancelle hanno fatto crescere con cura, fino a diventare oggi una matura e significativa esperienza culturale.

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